La fortezza

Il nucleo più antico della Rocca risale alla seconda metà dell’XI secolo. Nonostante oggi risulti ingentilito dal rimaneggiamento settecentesco, questa struttura mantiene l’aspetto spartano di un luogo edificato con lo scopo di tenere sotto controllo il territorio. Caratteristico il grande orologio settecentesco, opera di Giuseppe Ravaglia, che domina la piazzetta panoramica e l’intera vallata sottostante.

Il palazzo

Voluto alla fine del ‘700 da Giovannangelo Braschi, è il nucleo che cambia definitivamente il senso architettonico del complesso: nata fortezza, la Rocca nel corso di sette secoli si trasforma definitivamente in un palazzo di rappresentanza. Progettato da Pietro Camporese il vecchio, l’edificio vanta uno splendido portale dotato di doppia scalinata e, al secondo piano, il miglior ciclo pittorico di Liborio Coccetti.

La torre

Il mastio della Rocca venne fatto edificare nella seconda metà del ‘400 da Rodrigo Borgia, motivo per cui su tre lati è incastonato lo stemma della famiglia spagnola. Originariamente più alta rispetto ad oggi, la possente torre venne ridimensionata in seguito a un terremoto. Al suo interno possiamo ammirare gli affreschi dell’appartamento Colonna (XVI sec.) e parte dell’appartamento Braschi (XVIII sec.).

Vista del centro storico dal giardino dell'orologio
L'orologio settecentesco incastonato nella fortezza
L'alcova del Cardinale
Il piazzale su cui affaccia il palazzo settecentesco
Trionfo di Scipione l'Africano - Affresco del XVI sec.
Volta della Sala dello Zodiaco
Uno dei motti della famiglia Colonna

Per informazioni su orari di apertura, biglietti e agevolazioni, è possibile consultare la pagina info.

Rocca di Subiaco:

La struttura

La fortezza

Il nucleo più antico della Rocca risale alla seconda metà dell’XI secolo. Nonostante oggi risulti ingentilito dal rimaneggiamento settecentesco, questa struttura mantiene l’aspetto spartano di un luogo edificato con lo scopo di tenere sotto controllo il territorio. Caratteristico il grande orologio settecentesco, opera di Giuseppe Ravaglia, che domina la piazzetta panoramica e l’intera vallata sottostante.

Il palazzo

Voluto alla fine del ‘700 da Giovannangelo Braschi, è il nucleo che cambia definitivamente il senso architettonico del complesso: nata fortezza, la Rocca nel corso di sette secoli si trasforma definitivamente in un palazzo di rappresentanza. Progettato da Pietro Camporese il vecchio, l’edificio vanta uno splendido portale dotato di doppia scalinata e, al secondo piano, il miglior ciclo pittorico di Liborio Coccetti.

La torre

Il mastio della Rocca venne fatto edificare nella seconda metà del ‘400 da Rodrigo Borgia, motivo per cui su tre lati è incastonato lo stemma della famiglia spagnola. Originariamente più alta rispetto ad oggi, la possente torre venne ridimensionata in seguito a un terremoto. Al suo interno possiamo ammirare gli affreschi dell’appartamento Colonna (XVI sec.) e parte dell’appartamento Braschi (XVIII sec.).

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