Perché si parla di carta a Subiaco?
Perché se Subiaco è stata per un millennio un polo industriale di notevole importanza, lo deve soprattutto alla produzione della carta. La cartiera ha radici molto antiche: venne fatta impiantare da papa Sisto V nel 1587 e – con alterne fortune – è rimasta in attività fino all’inizio del nuovo millennio. Originariamente si avvaleva dei semilavorati prodotti dalle gualchiere, già attive a Subiaco fin dal X secolo, e della forza del fiume Aniene, con cui il borgo – ed in particolare il quartiere degli Opifici – ha sempre avuto un rapporto strategico.
Oggi della cartiera resta soltanto l'”involucro”: circa 17mila metri cubi di strutture vuote, testimoni delle dimensioni produttive raggiunte da questo polo industriale di provincia. La memoria di questo passato è affidata al MACS, che dedica alla Cartiera un’intera sala, e al museo-laboratorio Il Borgo dei Cartai, attivo dal 2015 e situato proprio in prossimità della vecchia cartiera.